Pinerolo ha da sempre un ruolo strategico e di guida in quanto territorio ecumenico. Nel nostro programma elettorale abbiamo sottolineato questa caratteristica come una risorsa che deve fare gioco a politiche di accoglienza e tolleranza e sperimentazione di nuove vie. Il protocollo di intesa del 2016 tra Città della Salute e della scienza di Torino e i rappresentanti delle Religioni, non può che essere un documento scontato per un territorio come il nostro.
La riflessione che facciamo è che se la prima stanza del silenzio è stata voluta nel 1954 nel Palazzo di vetro da l’allora Presidente delle Nazioni Unite, a Pinerolo siamo decisamente in ritardo. Pinerolo è diventata da alcuni anni multietnica e multiculturale e per continuare ad essere esempio nazionale di ecumenismo, come spesso ci viene riconosciuto, ha bisogno anche di questo passo in avanti, anche in continuità con la Storia di queste terre valdesi, che dopo tanta persecuzione hanno saputo evolvere in accoglienza e apertura. Che tutti e tutte possano trovare il proprio spazio per raccogliersi, riflettere e andarsi incontro anche nella nostra Città.
(Intervento nel Consiglio Comunale del 31 Gennaio 2022)