
“Mi chiamo Massimiliano Génot, sono nato a Pinerolo nel 1968. All’età di sette anni ho iniziato a frequentare l’Istituto Musicale “Arcangelo Corelli” , una scuola che mi consentirà successivamente di fare esperienze musicali e culturali molto formative, come la direzione del suo coro. Conseguo la maturità classica al Liceo Classico Arnaldo da Brescia, città dove ho risieduto per tre anni. Ritornato a Pinerolo mi sono diplomato in pianoforte e in composizione al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino. Ho perfezionato la mia preparazione presso il Conservatorio Superiore di Ginevra, dove ho ottenuto il Primo Premio di Virtuosismo. Da allora ho iniziato un’intensa attività concertistica in molti paesi europei ed extra-europei.
Nel 2005 ho fondato l’Associazione per la Riscoperta del Patrimonio Musicale Piemontese.
Da diversi anni sono iscritto a Legambiente Circolo di Pinerolo.
Credo fortemente nelle attività orientate a valorizzare la funzione culturale e sociale della musica, soprattutto a beneficio delle giovani generazioni. A questo scopo nel 2019 ho creato l’Associazione Contrametric Ensemble. Nel 1996 ho iniziato la mia carriera di docente nei conservatori di Foggia, di Cuneo e di Torino, dove attualmente insegno. Mi appassiona la filosofia. Ho due figlie, Aurora e Dorotea, di dieci e sette anni. Nel 2016 ho ricevuto il Premio Pinarolium.
Ho scelto di candidarmi con Pinerolo a Sinistra LAB perché questo movimento risponde più di ogni altro alle aspettative che io ripongo nella politica. Perché mette in primo piano le questioni del lavoro, dell’ambiente e dei beni comuni, elementi a forte rischio nel panorama attuale.
Ho deciso di prendervi parte in prima persona poiché ritengo che in questo momento -così decisivo per il nostro futuro- sia giusto che tutti e tutte coloro che abbiano buone competenze si mettano in gioco, in modo da aumentare la possibilità di fare le scelte giuste in ciascun settore della vita pubblica.
L’ istruzione e la cultura possono svolgere un ruolo importantissimo nella ricostruzione del tessuto sociale ed economico del periodo post-covid.
L’arte può curare le ferite non solo fisiche lasciate nel corpo sociale dalla pandemia. Può elevare il dolore della ferita alla dignità della bellezza. Può ridare speranza, fiducia nel futuro. E’ un bene comune da salvaguardare come l’ambiente, il senso della cura, la buona alimentazione.
Se sarò eletto mi batterò per la rinascita dello spettacolo dal vivo in tutte le sue forme. Un settore a serio rischio di estinzione, che non potrà mai essere sostituito dalle forme online. Lo spettacolo dal vivo può svolgere un fondamentale ruolo di cura e di formazione non solo nei teatri, ma anche nelle scuole, nelle case di riposo, negli ospedali. E’ da sempre un aggiornamento culturale permanente per i singoli e per le famiglie, favorisce l’instaurarsi di relazioni umani forti e solidali tra i gruppi che lo praticano e lo seguono.
Sarà mia cura occuparmi del recupero dell’Istituto Corelli. Desidero sostenere e incoraggiare le associazioni culturali meritevoli operanti sul territorio con l’obiettivo di fare rete con le Fondazioni già esistenti”.