La tragedia nel Mediterraneo – Possiamo davvero dirci degne e degni di festeggiare la festa della Liberazione?

Alla vigilia del 25 Aprile, Festa della Liberazione, è arrivata la tristissima notizia dell’ennesima tragedia nel Mar Mediterraneo, con 130 immigrati annegati nel tentativo di arrivare in Europa per cercare una vita migliore.
Alla tristezza per tutte queste vite spezzate, si aggiunge l’incredulità e la rabbia per dover constatare, sulla base di quanto dichiarato dalle ONG che operano in quello scenario, che dopo la segnalazione della situazione di difficoltà in cui erano queste persone alla deriva, le Autorità europee hanno rifiutato di assumersi la responsabilità di coordinare l’operazione di ricerca, sostenendo che era di competenza delle autorità libiche, che però si sarebbero rifiutate di intervenire in tempo utile.

Per l’ennesima volta, sulla pelle di 130 persone lasciate in mare aperto per una notte intera, si è perso tempo prezioso a discutere di competenze territoriali e non si è evitata questa nuova tragedia. Ancora una volta queste persone sono state trattate come “vite di scarto” senza valore.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie degli immigrati morti in mare e alle organizzazioni non governative che, spesso da sole e tra mille accuse infami, cercano di salvare delle vite e l’onore dell’Europa.

Foto: Carlos Gil Andreu (via Open Arms Italia)

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